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Sostenere la formazione universitaria contribuisce in modo decisivo a costruire il futuro del nostro Paese e delle giovani generazioni. E dare il proprio sostegno alla Cattolica è un modo concreto ed efficace di agire per lo sviluppo del bene comune, ponendo un’attenzione speciale alle istanze etiche e alla loro ricaduta sociale, culturale e ambientale.
Infatti, sostenere l’Università Cattolica significa anche:
- partecipare a una sfida educativa chiara, libera e integrale, affinché i giovani laureati possano e sappiano portare un contributo sempre più positivo allo sviluppo armonico di società, cultura, sistemi economici e istituzionali
- favorire uno sviluppo delle scienze naturali e sociali orientato al vero benessere delle comunità e delle persone, contribuendo alla loro piena realizzazione
- offrire l’opportunità a migliaia di giovani di accrescere, oltre la propria cultura professionale, il proprio senso critico e lo spirito di solidarietà
- incidere in modo positivo sulla vita di quanti vivono situazioni di difficoltà, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo
I numeri
- siamo la più grande università non statale d’Europa: oltre 40mila studenti su cinque sedi in Italia e 10mila laureati ogni anno, 1650 docenti, 12 facoltà, 96 corsi di laurea e oltre 100 master
- sosteniamo direttamente oltre il 10% dei nostri studenti, attraverso l’esonero totale o parziale delle rette, borse e premi di studio e altre agevolazioni economiche. Inoltre, aiutiamo autonomamente studenti idonei ai benefici previsti dalla legge che restino esclusi dalle sovvenzioni regionali per mancanza di fondi. A questo scopo destiniamo ogni anno oltre 19 milioni di risorse (in collaborazione con Educat e Istituto Toniolo)
- le tasse universitarie coprono soltanto il 69% dei costi reali dell’educazione e dei servizi alla didattica, mentre i contributi dello Stato hanno subito negli ultimi anni una diminuzione costante e oggi coprono soltanto il 9% di tali costi. Il nostro ateneo sopperisce al restante 22% dei costi con fondi propri. Infatti, per una precisa scelta di equità che ci caratterizza fin dalla nostra costituzione, abbiamo sempre mantenuto le nostre rette tra le più basse, in raffronto con quelle degli altri atenei privati italiani
- stanziamo fondi per quasi 30 milioni per le attività di ricerca scientifica svolte dal nostro ateneo, sia nell’ambito delle scienze sociali che di quelle naturali, integrando i contributi statali che, per fini di ricerca, sono diminuiti del 7% soltanto nell’ultimo anno
- siamo un luogo di formazione alla solidarietà e alla dimensione etica della vita e l’unica università italiana a realizzare un programma istituzionale di cooperazione e solidarietà: oltre 200 progetti promossi e sostenuti in 75 Paesi con il diretto coinvolgimento di studenti, docenti e personale amministrativo